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In questo nuovo articolo parliamo delle domande che dovremmo porci per definire la propria Brand Identity. Il focus è, come sempre, sul mondo dell'arte e degli artisti.
“L'arte non è verità. L'arte è una menzogna che ci fa raggiungere la verità, perlomeno la verità che ci è dato di comprendere.” Pablo Picasso
I tre musici - Picasso -19211
Determinare la propria identità può sembrare semplice, ma nel momento in cui determinate domande vengo poste, ci si rende conto che non è scontato il saper rispondere.
Chi sei e cosa fai certamente hanno risposte facili quanto istintive, ma quando si tratta di interrogarsi su che tipo di messaggio si desideri veicolare, quale tono di voce andrebbe usato nei vari ambiti digitali, quali colori rappresentino meglio la propria identità e che genere di emozioni susciteranno in chi li osserva, quale formato di contenuti sia più congeniale per raccontare l’attività, che tipo di storytelling si voglia raccontare e a quale pubblico ci si rivolga, in questo caso si è invitati a compiere un’analisi profonda su di sé, sulla propria identità e su come e cosa voglia comunicare attraverso il web.
Che tipo di messaggio desideri veicolare?
Nel modo dell’arte i messaggi primari sono la bellezza e le emozioni, ma non solo. Attraverso l’arte si possono veicolare messaggi culturali, d’insegnamento, d’ispirazione.
Si può porre l’attenzione sui dettagli o sulla completezza di un'opera compiuta, focalizzarsi sulla preparazione e i suoi retroscena, sugli aspetti tecnici, sulle influenze storiche, culturali, sociali che la generano e alimentano. Si possono mettere in evidenza la facilità e naturalezza oppure il sacrificio, le dedizione e la costanza o le difficoltà per realizzarla. Si può voler mettere in luce uno stile o una filosofia di vita, raccontarne i successi, i traguardi, le aspirazioni.
Quale tono di voce dovresti usare nei vari ambiti digitali?
Erroneamente spesso si confondono il sito con LinkedIn, Facebook con Instagram, TikTok con YouTube... ogni piattaforma necessita del giusto stile di comunicazione testuale, visiva e di linguaggio.
Il tono di voce tecnico e istituzionale appropriato per un sito web, non dovrebbe esserlo eccessivamente in un articolo di blog che ha il compito principale di rendere accessibili informazioni tecniche per un pubblico che non necessariamente possieda conoscenze sull’argomento trattato.
Il tono su LinkedIn può essere informale, ma non quanto su Instagram e seppur il contenuto debba essere di valore in entrambi i social, le caratteristiche saranno diverse.
Ha senso pubblicare una locandina su LinkedIn per invogliare le persone a partecipare ad un evento, mentre su Instagram sarà molto più efficace una foto o un video degli artisti o delle loro opere per attrarre il pubblico di interesse; la parte testuale avrà molta importanza su LinkedIn, su Instagram i testi è bene che siano brevi e che si utilizzino gli hashtag per raggiungere quante più persone possibile della nicchia di riferimento, così come indicare luogo e taggare altre persone nel contenuto sarà rilevante per aumentarne la visibilità. Su Facebook il target di utenza è molto diverso da quello di LinkedIn e di Instagram, sia per età che per professione perciò il contenuto testuale dovrà essere adeguato al pubblico di riferimento. Se i video brevi, dal carattere divertente e leggero sono il must su TikTok e per i Reels, saranno invece poco efficaci su YouTube dove l’utente cerca generalmente contenuti approfonditi e un intrattenimento più lungo con informazioni dettagliate in descrizione circa gli argomenti del contenuto video.
Quali colori rappresentano meglio la tua attività e perché?
La scelta dei colori non è banale, è più efficace se la palette è collegata all’identità, al messaggio e al pubblico a cui è rivolto.
Il significato dei colori come ben conosciamo è legato a sensazioni, stati d’animo, emozioni. Nella scelta di una palette si deve perciò tener conto del significato che hanno e delle emozioni che suscitano inevitabilmente in chi li osserva.
L’arancione esprime fantasia, creatività, entusiasmo, armonia interiore... Il verde è associato alla natura, all’equilibrio, alla conoscenza, alla salute... Il viola suscita mistero, metamorfosi, cambiamento, innovazione, spiritualità... Il rosso esprime il lusso, l’energia, il potere, la seduzione, il movimento... Il blu rappresenta l’intelletto, la profondità, la verità, l'affidabilità, la fiducia... Il giallo si associa all’allegria, al buonumore, al sapere, all’ottimismo... Il marrone è espressione di emotività, ricorda il legno, il terreno, il radicamento...
Quale formato di contenuti ti è più congeniale per raccontare la tua attività?
Il match vincente spesso risulta essere la commistione di formati audio e visivi in modo da avere coerenza e al contempo varietà sui social così come sul sito web, perciò utilizzare caroselli di foto, reels e video brevi, gallerie fotografiche, video lunghi su YouTube, podcast e file audio sulle piattaforme di riproduzione se i contenuti si prestano al solo ascolto, infografica per trasmettere informazioni tecniche ed educative, significa sfruttare strategicamente tutto il potenziale degli strumenti digitali andando poi ad eliminare quelli meno efficaci e puntando maggiormente sui contenuti che suscitano maggior interesse.
Che tipo di storytelling vuoi raccontare e a quale pubblico ti rivolgi?
Lo storytelling è uno strumento estremamente efficace se utilizzato con la giusta strategia. Bisogna innanzitutto avere chiaro il pubblico di riferimento in modo da creare un racconto interessante e attraente per chi ne fruisce.
Le forme per lo storytelling comprendono tutti i formati citati precedentemente per la creazione dei contenuti.
Nel prossimo articolo affronteremo la tematica dell'autorevolezza del brand e del concetto di autenticità. Tu, a che punto sei nella tua digitalizzazione?
Grazie per aver letto fin qui, lascia un cuore se ti è piaciuto l'articolo e scrivimi qui, via mail o sui social Instagram\Facebook\TikTok\LinkedIn se hai domande sul tema della trasformazione digitale che vorresti approfondire.
1 I tre musici - Pablo Picasso. Quest'opera tratta un soggetto musicale ed è considerata il capolavoro del Cubismo sintetico. L'immagine viene scomposta in zone geometriche, differenziate soprattutto dal diverso uso del colore, e successivamente viene ricomposta sinteticamente, formando dunque un'immagine inedita.
Il celebre quadro raffigura tre personaggi mascherati: al centro c'è Arlecchino con una chitarra, a sinistra Pulcinella, che suona un clarinetto, e a destra probabilmente Pantalone che canta mostrando lo spartito. La figura sulla destra dà però sfogo a diverse interpretazioni, infatti, in alcuni libri è identificato come un monaco invece che con Pantalone. È rappresentato inoltre un cane che siede placido sulla sinistra sotto il tavolo.
Ben noto è il legame di Picasso con l'Italia e con la cultura italiana, commedia dell'arte compresa. Il suo viaggio a Roma, Napoli e Pompei del 1917 fu un'occasione per assimilare la figura di Pulcinella ed iniziò la sua fase artistica nota come "periodo neoclassico".
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