Benvenutə e bentornatə sul mio blog!
In questo terzo articolo definiamo la DT e parliamo del percorso che l'Artista compie nella propria digitalizzazione. Il focus è, come sempre, sul mondo dell'arte e degli artisti.
“La Digital Transformation (DT) è l'integrazione di tecnologie digitali in tutte le aree del business, principalmente per cambiare il modo in cui l'azienda (o il professionista ndr) opera e consegna valore al cliente” A. Pascarella1
La trasformazione digitale, come precedentemente detto va intensa anche come l’insieme di cambiamenti tecnologici e culturali, sociali, organizzativi e manageriali, ma anche creativi in accordo e correlati all’applicazione di tecnologia digitale nella società umana. La trasformazione digitale pertanto risulta essere integrata non solamente negli ambiti del business, ma assolutamente pregnante negli ambiti culturali, intellettuali, relazionali ed esperienziali dell’essere umano.
L’etica della trasformazione digitale si rispecchia nei valori dell’autenticità, unicità, trasparenza, condivisione ed inclusione del genere umano. Da fruitore l’utente deve diventare il nucleo della trasformazione digitale di se stesso, attraverso la ricerca di sé con l’obiettivo primario di condivisione di valore per il mondo. L’artista intraprende una vera e propria mission nella propria digitalizzazione.
Il percorso dell’Artista nella digitalizzazione
Perché un artista dovrebbe intraprendere la propria trasformazione digitale?
Non farlo equivarrebbe a diventare invisibili in un mondo sempre più connesso.
Un artista che non ha un proprio sito web non viene neanche preso in considerazione in moltissimi Paesi al di fuori dall’Italia per partecipare a festival, esposizioni o competizioni.
L’artista che comprenda perciò di trovarsi in un mondo, quello del web 2.0, sì pieno di possibilità, ma anche dispersivo e non automaticamente specchio di quel mondo reale, “offline”, dove l’artista già opera ed è affermato o comunque riconosciuto come appartenente alla propria nicchia, si pone allora un’altra domanda fondamentale:
In quale modo è opportuno portare identità, immagine, essenza e attività nel digitale?
La Brand identity è la risposta.
La consapevolezza di sé assume significato e si manifesta nel digitale sotto forma di Brand Identity. Non si tratta di oggettificare l’arte e l’artista, ma piuttosto darne la rappresentazione che scaturisce dall’esigenza profonda di autodeterminarsi.
L’identità del Brand è ciò che ne rappresenta l’unicità, le caratteristiche peculiari, la genialità, l’utilità e molte altre informazioni che vengono sintetizzate e trasmesse a chi ne fruisce attraverso strumenti quali colori, loghi, grafiche, font, tono di voce, immagini, video. Nel momento in cui queste caratteristiche prendono forma, si definisce cosa si ha l’esigenza di comunicare attraverso il web, a chi ci rivolgiamo e perciò anche in che modo dovremmo farlo.
Prende forma la Strategia che scaturisce dalle risposte date ad una nuova serie di domande.
Il nostro pubblico di riferimento ha una fascia di età specifica? Ha uno stile di vita particolare? Possiede un livello di istruzione definito? Utilizza il web con quali strumenti tecnologici? Preferisce determinati canali? Chi sono i nostri Stakeholder?
Rispondere a queste domande ci permetterà di raggiungere persone interessate a noi, far arrivare i nostri contenuti, portare il nostro messaggio, la nostra arte, noi stessi. Una volta definita la propria identità digitale, gli obiettivi e la strategia, vengono scelti i canali per veicolare i contenuti e per costruire la propria Presenza digitale.
Alcune caratteristiche sono imprescindibili per avere una buona Presenza digitale.
Essa dovrà essere accurata, ottimizzata per tutte le modalità di visualizzazione, sicura nella navigazione, rispettante normative e netiquette, completa di informazioni e intuitiva per chi ne fruisce, integrata dei canali che abbiamo scelto di utilizzare come social network o piattaforme, ma anche riconoscibile come di qualità e di valore dai software che comandano il web e le sue ricerche, primi tra tutti gli algoritmi di Google. Nel momento in cui la Presenza sarà completa avrà inizio il suo lifetime value, dovrà essere nutrita, riadattata così come noi stessi ci adattiamo ai cambiamenti della vita, dovrà essere aggiornata ed evolvere col web stesso che la ospita per affermarne la propria autorevolezza.
Nel web (quasi) niente si cancella, così come ha sostenuto Lavoiser, “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”2. Il web rappresenta un’evoluzione per l’essere umano e una proiezione di esso su un piano nuovo, tanto astratto quanto reale.
Nel prossimo articolo parleremo della correlazione tra marketing ed arte, capitolo curiosità!
Grazie per aver letto fin qui, lascia un cuore se ti è piaciuto l'articolo e scrivimi qui, via mail o sui social Instagram\Facebook\TikTok\LinkedIn se hai domande sul tema della trasformazione digitale che vorresti approfondire.
1 Tale definizione riunisce e sintetizza le definizioni di DT e Digitization date da BMWi (German Federal Ministry for Economic Affairs and Energy, 2015), Bowersox et al. (2005), Westerman et al. (2011), Mazzone (2014), PwC (2013) e Baueé and Schaible (2015)
2 Quella della conservazione della massa (Postulato fondamentale di Lavoiser del fine VIII secolo) è una legge fisica della meccanica classica tuttavia negata dalla meccanica quantistica, ma accettata in chimica.
Comments